Uno di questi pericoli ”silenti” è la maggiore esposizione nel contrarre i germi. Secondo una ricerca condotta negli USA le componenti della sigaretta favoriscono la riproduzione di numerosi germi; essi provengono dalle foglie di tabacco e si moltiplicano durante la lavorazione. La contrazione avviene soprattutto quando si poggia in bocca una sigaretta spenta.
Inoltre, tra i pericoli del fumo vi sono i danni alla muscosa ed alle cellule di difesa della bocca, con conseguente diminuzione della barriera difensiva orale, senza escludere il rapido ingiallimento dei denti.
Altro danno sono i cambiamenti dell’espressione del volto. Con il fumo la pelle perde di elasticità e lucidità, assumendo un colorito opaco e poco naturale. La nicotina impedisce una corretta ossigenazione dei tessuti.
Ulteriore problema è la maggiore sensibilità al dolore. A tale pericolo sono maggiormente esposte le donne fumatrici. Secondo uno studio americano, nelle patologie il cui sintomo principale è il dolore cronico (fibromialgia, sciatica, dolore a schiena e collo) le donne che fumano avvertono più dolore.
Il fumo del tabacco contiene molte sostanze tossiche che si sprigionano nel momento della combustione. Quella di cui si sente maggiormente parlare è la nicotina, presente nella pianta del tabacco e generatrice del senso di dipendenza. Essa provoca eccitazione e benessere. Altro componente importante è il catrame, dall’elevato contenuto di sostanze cancerogene e provoca danni a lungo termine.
Il monossido di carbonio, gas inodore ed incolore, viene aspirato in quantità maggiore rispetto alle altre due componenti e si lega più rapidamente all’emoglobina.