Arteriosclerosi e aterosclerosi: due termini simili, legati entrambi a problemi delle arterie, ma che in fondo qualche differenza ce l’hanno. Leggi l’articolo per saperne di più con chiarezza.
Per arteriosclerosi si intende un indurimento (con perdita di elasticità) delle pareti delle arterie. L’aterosclerosi, invece, è la forma di arteriosclerosi che presenta accumuli di colesterolo (placche giallastre, gli ateromi) nella parete arteriosa.
Dato che la perdita di elasticità delle arterie (arteriosclerosi) è dovuta all’accumulo di colesterolo, il termine arteriosclerosi è meno adatto di aterosclerosi per tutte le volte che si parla di una perdita delle funzioni arteriose. L’aterosclerosi è la forma di arteriosclerosi più diffusa per l’associazione con l’ipercolesterolemia e obesità, diabete mellito e altre malattie legate ai disordini metabolici dei grassi del sangue.
L’aterosclerosi non è una malattia ma un’alterazione delle pareti arteriose che perdono la funzione causa accumulo di diverse sostanze (calcio, cellule e detriti del sangue, piastrine, fibrina, lipidi) e, tra queste, è molto presente il colesterolo.
La causa principale dell’aterosclerosi è un livello troppo alto di colesterolo LDL (il colesterolo cattivo). Esistono anche altre cause come i bassi livelli di colesterolo HDL e la pressione alta.
Anche il diabete è un nemico dei vasi: provoca lesioni e danni dando il via ai depositi di colesterolo; dannose sono anche la dieta troppo ricca di grassi, i ritmi di vita stressanti e la dipendenza dal fumo. Anche l’obesità e la sedentarietà possono essere un problema.
L’aterosclerosi può essere a lungo asintomatica fino alla completa ostruzione dell’arteria per l’ingrandimento della placca. I sintomi sono legati al fatto che ogni organo vascolarizzato dall’arteria colpita, quando questa arriverà al limite del restringimento o dell’ostruzione, risulterà poco (ipossia) o affatto ossigenato (ischemia), causando perdita della memoria e confusione mentale (circuito vascolare cerebrale, ictus).
Quando l’aterosclerosi colpisce una delle coronarie si verifica un infarto cardiaco. Se vengono colpite diverse arterie e le placche si trovano in punti diversi e si rialza la pressione arteriosa, sarà l’ipertensione arteriosa, causa e anche conseguenza della formazione delle placche.
Da qui: dolore al petto, disturbi visivi, difficoltà nell’articolazione delle parole, vertigini, dolore all’addome e crampi. Se una persona presenta colesterolo alto, ipertensione o trigliceridi elevati, associati a cattive abitudini di vita (fumo, poco movimento e dieta squilibrata), il medico può consigliare un eco-Doppler dei vasi, esame diagnostico.