La calvizie è vissuta con un senso di frustrazione da molte persone, convinte di perdere con i loro capelli anche parte della loro attrattiva. Il termine medico che indica la calvizie è “alopecia”. Questa disfunzione sembra connessa con gli ormoni maschili detti “androgeni”. Pare, infatti che tali ormoni agiscano in modo non equilibrato o fisiologico in corrispondenza del bulbo nella radice dei capelli, laddove vengo generate le nuove cellule. Presto o tardi, succede a quasi tutti gli uomini: i follicoli del loro cuoio capelluto smettono di produrre le normali, spesse terminazioni dei capelli e generano, invece un vello morbido e fine.
Di solito, nella calvizie maschile, l’alopecia si manifesta con il progressivo recedere dell’attaccatura dei capelli. Tuttavia, esiste un diverso tipo di calvizie, non dovuta agli androgeni, detta “alopecia areata”, in cui i capelli, che lasciano sguarnite qua e là singole zone, possono ricrescere.
Data l’origine ormonale della calvizie, è opportuno verificare se il sintomo è limitato ai capelli o si estende alla peluria di tutto il corpo, poiché in tal caso la condizione potrebbe essere sintomo di disfunzioni ben più gravi che potrebbero coinvolgere la sfera sessuale, quali ipogonadismo, azoospermia o disfunzione erettile, poiché non sempre queste hanno un’origine psicologica.
Perché la calvizie ha una minore incidenza tra le donne?
Il motivo principale di questa incidenza è dovuto al fatto che la calvizie è accelerata dagli ormoni sessuali maschili, che nel corpo della donna produce in quantità assai ridotte. Quando le donne diventano calve, il fenomeno è molto ben visibile. Anziché cadere a ciocche e lasciare zone del cuoio capelluto totalmente nude, i capelli femminili si assottigliano ovunque, ma di solito non scoprono per intero nessuna parte della testa.
Si può curare la calvizie?
Uno dei modi più sicuri di far fortuna sarebbe scoprire una cura contro la calvizie. In realtà l’impresa non è facile, tanto che nessuno è riuscito ancora nell’intento. La soluzione più semplice contro la calvizie è l’uso di una parrucca. Un sistema noioso, ma più efficace è il trapianto di capelli vivi, prelevati dalla parte posteriore del cuoio capelluto: si calcola che siano necessari circa 250 innesti per coprire un’attaccatura di capelli che recede normalmente. Con tale sistema si riesce a frenare il ritorno della calvizie.